Dopo
l’unità d’Italia, il castello fu acquistato da Giuseppe Borsari di
Finale Emilia che, seguendo la moda del tempo, ampliò il bosco e avviò
la ristrutturazione del castello in stile prevalentemente medievale.
Le
decorazioni interne e l’arredo scelto denotano quel gusto per l’antico
così importante all’epoca. Delicate
decorazioni Rococò rallegrano i corridoi d’accesso all’ultimo piano.
Già dalla seconda metà del 1700, grazie a quegli scrittori inglesi che
ambientarono le loro affascinanti vicende cavalleresche nello sfondo di
pittoreschi paesaggi medievali e alle ombre di misteriosi intriganti
castelli, nasce la passione per tutto il mondo medievale.
E'
il 1800 Romantico (drammatico e passionale che tra moti rivoluzionari e
risorgimentali ritrova le sue radici nell’oscura età di mezzo) che
trasformò questa rinnovata passione per il passato più suggestivo, in
una vera e propria moda.
Molte
residenze estive e di campagna, furono restaurate, ricostruite o costruite
ex-novo, riprendendo topologie edilizie e stili antichi propri del
castello medievale; e il castello di Montegibbio è proprio uno di questi
chiari esempi di restauro e ristrutturazione ottocentesca dove è
possibile costatare quel gusto eclettico dell’epoca verso gli stili del
passato liberamente interpretati: neogotico, rinascimento, rococò.
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